La scuola è il primo luogo di cittadinanza, inclusione e integrazione, e lo è fin dalla prima infanzia: l’importanza di Nidi di qualità per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale è ormai riconosciuta.
La scuola gioca un ruolo insostituibile, e fondante di una società: è il principale strumento di pari opportunità di cui disponiamo. Investire per garantire a tutte le bambine e tutti i bambini un percorso educativo di qualità è la migliore scommessa per ridurre le disuguaglianze, combattere i pregiudizi, migliorare la coesione sociale.
È da questa considerazione che bisogna partire per impegnarsi a ricucire il rapporto di fiducia, collaborazione e corresponsabilità educativa tra le istituzioni educative e le famiglie, favorendo la partecipazione anche tramite una rinnovata attenzione e cura degli strumenti di comunicazione.
Viviamo in un momento storico e culturale in cui l’avanzamento tecnologico consente a molti, individualmente e autonomamente, l’accesso a una vasta quantità di dati e di sapere; alla scuola spetta il compito fondamentale di unire e riconnettere un mondo che rischia di apparire frammentato e parcellizzato, aiutando le bambine e i bambini a sviluppare strumenti di pensiero critico necessari ad analizzare la realtà, a comprendere se stessi e ad attuare il proprio percorso di emancipazione.
Oggi la sfida per le istituzioni scolastiche, ad ogni livello, è quella di cambiare lo sguardo culturale verso l’educazione, dando il giusto riconoscimento a ogni tipo di intelligenza, e rispettando i tempi, inclinazioni ed attitudini di ciascuno, permettendo lo crescita di adulti consapevoli e realizzati.
La scuola deve ritrovare il proprio ruolo di guida educativa, che non si pieghi acriticamente alla società e al mondo del lavoro, ma sia in grado di leggerne i paradigmi per consentire uno sviluppo della persona libero da condizionamenti in un ambiente educativo che aiuti a rinnovare il pensiero e a trovare soluzioni nuove e creative in un mondo che richiede risposte sempre più complesse.