Le tariffe in prima istanza e il gradimento, in seconda battuta, sono le due spine nel fianco della Ristorazione. So che dobbiamo fare di più in sede di bilancio e mi prendo questo impegno da portare avanti all’interno delle discussioni di giunta e di consiglio. Nel frattempo ci muoviamo anche grazie all’aiuto di soggetti del territorio che credono profondamente che la ristorazione scolastica si da tutelare e così arriva un aiuto economico alle famiglie e piatti regionali nei menù: queste le principali novità per il servizio di ristorazione scolastica nel prossimo anno.
La Fondazione Specchio dei Tempi (sin dalla sua costituzione è impegnata a sostenere progetti per l’istruzione e il benessere dei minori in Italia e nel mondo) ha deciso di destinare una donazione (di oltre 110mila euro) a sostegno di quelle famiglie che, pur pagando regolarmente le tariffe, si trovano in maggiori difficoltà a reggere la spesa per la ristorazione in quanto particolarmente colpita dalla crisi economica. Questo contributo sarà in particolare volto a coprire la quota fissa del costo del servizio per le famiglie i cui figli frequentano la seconda elementare.
Per quanto riguarda la scuola primaria si è voluto fare un passo in più e provare a costruire dei menù più accattivanti: grazie alla professionalità dell’Associazione Cuochi di Torino sono stati messi a punto dei menù ispirati alle tradizioni regionali, da proporre a settimane alterne (due volte al mese). Le regioni interessate per quest’anno scolastico saranno Liguria, Sicilia, Emilia Romagna, Lazio, Trentino Alto Adige, Puglia, Toscana, Abruzzo e, ovviamente, il Piemonte. Oltre a fornire l’occasione di far conoscere ai bambini nuovi sapori e nuove ricette, l’iniziativa mira ad essere spunto per progetti educativi sul piano non solo delle nozioni geografiche ma anche di cultura alimentare, nonché opportunità di riflessione su cibo identità e conoscenza .
“Occorre ricostruire su questo terreno – conclude l’Assessora – un rapporto tra scuole e famiglie, e tra famiglie e Comune. Se lo scopo è riconquistare la fiducia dell’utenza per riportare nel servizio chi l’ha abbandonato nello scorso anno scolastico, non si tratta di un obiettivo perseguibile con gesti simbolici o eclatanti e con qualche slogan. Bensì lavorando a lungo e seriamente per capire, di concerto con tutte le autorità e gli enti interessati, come agire sull’intero sistema sotto diversi punti di vista: costo, qualità, sicurezza e soprattutto prevenzione. Tutto questo perché è obbligo delle istituzioni riportare la situazione a una condizione di equità sociale all’interno del sistema”.
Durante la conferenza stampa sono stati illustrati i dati riguardanti il gradimento (per tutte le categorie di piatto) che emergono dalle rilevazioni delle Commissioni mensa e quelli delle indagini di customer satisfaction svolte dall’Università di Torino.
Torino, 20 luglio 2017
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